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22/03/2018 -

Casi di bronchiolite raddoppiati tra i bambini: la colpa è anche dell’influenza



Sembra che in Italia ci sia stata una vera e propria epidemia di bronchiolite neonatale. I dati finora raccolti ci parlano di più del doppio dei casi rispetto allo scorso anno, alcuni dei quali anche gravi.  

Secondo Marzia Duse, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) e primario UO di Pediatria dell'Umberto Primo di Roma, la colpa è anche dell’influenza, che quest’anno è stata particolarmente diffusa e ha spianato la strada alle altre infezioni virali, come la bronchiolite. 

Il responsabile di questa infezione è il virus sinciziale, che nei neonati provoca l’infezione dei bronchioli, parte finale dei bronchi. 

Ancora non esiste un vaccino per questo virus, ma arriverà nei prossimi anni in quanto ancora in fase di sperimentazione.

Ad oggi una possibilità di prevenzione è la vaccinazione antinfluenzale in gravidanza, perché così facendo le mamme trasmettono l'immunità al bebè proteggendolo nei primi mesi di vita, quelli più delicati. L'influenza, infatti, indebolisce l'organismo e ne favorisce l'attacco da parte di altri batteri e virus, tra cui quello sinciziale. 

Le complicazioni della bronchiolite non sono da sottovalutare: iperattività bronchiale, più vulnerabilità a contrarre infiammazioni delle vie aeree alte, anche fino a tre anni dopo l'episodio. Inoltre, la bronchiolite rappresenta un fattore di rischio per l'asma, soprattutto se arriva nei primi mesi di vita e se uno dei genitori è allergico. 

La raccomandazione della Dott.ssa Duse? Preveniamo la bronchiolite vaccinando le mamme contro l’influenza. 

Fonte: Ansa Salute 

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