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03/06/2011 -

Pochi carboidrati in gravidanza: rischi per l’embrione



Una dieta povera di carboidrati nei primi tre mesi di gravidanza può alterare il Dna dell'embrione, aggravando il rischio di obesità, malattie cardiache e diabete che si presentano più tardi nella vita.
Lo rivela uno studio internazionale guidato dal prof. Peter Gluckman dell'Università di Auckland,
in Nuova Zelanda, che fornisce le prime prove scientifiche che collegano la dieta durante la gravidanza all'obesità della prole.
“I risultati ci offrono il potenziale per elaborare la dieta ottimale della futura madre”, scrive Gluckman sulla rivista Diabetes.
Lo studio, condotto in collaborazione con scienziati britannici e di Singapore, mostra che la dieta della donna in gravidanza può cambiare la funzione del Dna dell'embrione tramite un processo detto cambiamento epigenetico.
I nati con un alto grado di cambiamento epigenetico hanno maggiore probabilità di sviluppare un metabolismo che accumula i grassi e predispone all'obesità. Alcuni bambini pesano circa 3 chili più dei coetanei, quando raggiungono l'età fra 6 e 9 anni.
L'ipotesi è che un embrione nutrito da una dieta povera di carboidrati si prepara a nascere in un ambiente carente di tale sostanza e altera il proprio metabolismo per immagazzinare
più grassi, che potranno essere usati quando il cibo scarseggia.
Secondo Gluckman, questo studio è la conferma di ipotesi da tempo avanzate, che un cattivo nutrimento prenatale può avere un impatto significativo sulla salute in età adulta.

Fonte: ANSA

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