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03/12/2014 -

Lo stress che attraversa le generazioni



Lo stress in gravidanza, si sa, è potenzialmente pericoloso per il feto, perché aumenta sensibilmente il rischio di parto pretermine. Per questo i medici si raccomandano di evitare, per quanto possibile, le situazioni stressanti e prediligere uno stile di vita all’insegna del riposo.

Ma spesso il problema non sono le neomamme: una ricerca dell’Università di Lethbridge in Canada, pubblicata su BMC Medicine, ha mostrato come le generazioni passate, come nonne o addirittura bisnonne, possano tramandare il livello di stress in gravidanza.

Focalizzando lo studio sui parti prematuri, i ricercatori hanno analizzato le gravidanze di tre generazioni di ratti: la prima generazione veniva sottoposta a forte stress verso la fine della gravidanza, mentre le due generazioni successive sono state suddivise in ratti più e meno stressati.

Il risultato più significativo è dovuto al fatto che le nipoti della prima generazione di topi stressati,  risultavano avere gravidanze più brevi, nonostante le loro madri non fossero state sottoposte a stress.

Inoltre, le “discendenti” dei topi stressati presentavano un livello di glucosio più alto e un peso minore.

Questo studio mostra come ancora una volta lo studio dell’epigenetica possa aiutare a prevenire molti problemi legati alla gravidanza e, potenzialmente, ridurre il rischio di patologie legate ai geni.

In più, i risultati trovano riscontro anche in patologie non necessariamente legate alla gravidanza: le cause di malattie complesse potrebbero essere radicate nel corredo genetico dei nostri antenati.


FONTI: La Stampa, AGI


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