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Gravidanza a rischio

Gravidanza a rischioÈ considerata gravidanza a rischio quella gravidanza che presenta complicazioni o fattori associati che possono influire sulla salute della madre e del feto.

Quali sono i fattori di rischio per una gravidanza a rischio?

A volte una gravidanza a rischio è il risultato di una condizione medica presente prima della gravidanza. In altri casi, una condizione medica che si sviluppa durante la gravidanza può rendere la gravidanza ad alto rischio. Alcuni fattori specifici possono essere:

ETÀ MATERNA AVANZATA

I rischi di gravidanza sono più elevati per le madri di età superiore a 35 anni.

PESO/ALTEZZA DELLA MADRE

Se la madre pesa meno di 45 Kg corre il rischio che il nascituro nasca sottopeso.
Se la madre soffre di obesità il nascituro potrebbe nascere troppo grande e la madre potrebbe soffrire di diabete gestazionale.
Se è alta meno di 1,60 o ha un bacino stretto, la pelvi potrebbe essere piccola e aumenta il rischio di un parto prematuro.

COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA

Varie complicazioni che si sviluppano durante la gravidanza possono comportare rischi. Gli esempi includono una posizione insolita della placenta, una crescita fetale inferiore al 10° percentile per l'età gestazionale (restrizione della crescita fetale) e sensibilizzazione al rhesus (Rh), una condizione potenzialmente grave che può verificarsi quando il gruppo sanguigno è Rh negativo e il gruppo sanguigno del bambino è Rh positivo.

ALTERAZIONI STRUTTURALI DELL' APPARATO GENITALE

Anomalie nelle ovaie o nell'utero possono aumentare il rischio di aborto.
I fibromi (tumori benigni uterini) possono causare parti prematuri, presentazione anormale del feto (posizione normale o testa verso l'alto), complicazioni durante il parto o aborto stesso.

MALATTIE MATERNE

Malattie come l'ipertensione arteriosa, malattie renali, diabete, cardiopatie, disturbi alla tiroide, disturbi nella coagulazione, malattie autoimmuni, malattie respiratorie possono causare problemi durante la gravidanza e il parto.

SOSTANZE TERATOGENICHE

Le sostanze, agenti o processi teratogenici sono quelli che interferiscono nello sviluppo normale del feto, causando certe anomalie. Ad esempio alcuni farmaci, alcool, cocaina o radiazioni a raggi X, UV o UVB.

 

Amniocentesi: se e quando

AmniocentesiL'amniocentesi è un esame invasivo che consiste nell'estrarre 15/30 mI di liquido amniotico (liquido che circonda il feto all'interno della placenta) attraverso l'introduzione di un ago nella parete addominale. Immediatamente prima dell’esecuzione della procedura deve essere eseguito sistematicamente un controllo ecografico.

Questo liquido contiene cellule fetali che possono essere analizzate per individuare alcune anomalie nel feto, come le alterazioni cromosomiche, le alterazioni metaboliche, i difetti del tubo neurale e le malattie ereditarie.

L'amniocentesi è indicata per donne a rischio di aborto spontaneo, donne con gravidanza a rischio a causa dell'età, o che hanno avuto un figlio con qualche difetto congenito e se si sospetta un'alterazione cromosomica ereditaria

Viene eseguita nel secondo trimestre di gravidanza. L’epoca migliore è tra la 15a e la 20a settimana di gestazione, in quanto questo periodo rappresenta il momento in cui la quantità di cellule fetali è proporzionalmente più elevata e quindi risulta maggiore la probabilità di successo dell’esame.

Gli effetti collaterali di questo test sono minimi, ma esiste la possibilità di avere un aborto spontaneo o di contrarre infezioni urinarie.

Approfondisci


Fonti:

  • Mayoclinic.org - https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/pregnancy-week-by-week/in-depth/high-risk-pregnancy/art-20047012
  • Cleveland Clinic - https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/22190-high-risk-pregnancy
  • TOPDoctors - Dizionario Medico - https://www.topdoctors.it/dizionario-medico/gravidanza-a-rischio
  • AOGOI.IT - Amniocentesi: indicazioni e tecniche - https://www.aogoi.it/media/1582/pp41_51.pdf

Ultima revisione: 27/09/2023