Il datore di lavoro è responsabile della tutela della sicurezza e della salute della lavoratrice. Quali sono gli obblighi del datore di lavoro quando la donna resta incinta?
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Il datore di lavoro deve consentire alla lavoratrice madre, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata.
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Chi può richiedere il congedo di maternità anticipata per gravidanza a rischio? In taluni casi previsti dalla legge la dipendente può astenersi dal lavoro per maternità anticipata fino all'inizio del congedo obbligatorio. Tale possibilità è contemplata nel caso il medico accerti la presenza di rischi che riguardano la salute sia della madre che del nascituro.
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In un approfondimento pubblicato su Epicentro, il sito web che diffonde informazioni sull’epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità, viene pubblicato un approfondimento sulle norme in tema di maternità e lavoro ai tempi del COVID-19.
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In Italia gli uomini che scelgono di restare a casa per badare ai figli sono ancora "mosche bianche". Secondo l’Ispettorato nazionale del lavoro, le dimissioni volontarie in caso di genitori con figli fino a 3 anni sono state 37.738, di cui 29.738 sono donne.
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La gravidanza e il puerperio sono fasi molto importanti della vita di una donna e se la donna lavora, implicano necessariamente il fare i conti su come conciliare lavoro, maternità e cura dei figli.
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L’art. 37 della Costituzione italiana tutela la maternità mettendo in evidenza il difficile equilibrio con il lavoro e la vita familiare. Lo citiamo per esteso perché è importante per tutte le donne in gravidanza conoscere i propri diritti e farli valere.
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Parlare di maternità e lavoro, significa conoscere quali sono i diritti delle lavoratrici durante e dopo la gravidanza. In questo articolo ci concentreremo su un diritto che la donna può esercitare durante la dolce attesa, ovvero la richiesta dei permessi lavorativi retribuiti (a carico del datore di lavoro) per andare a fare visite o esami.
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