Latte materno e latte artificiale insieme
L’allattamento misto si basa su un’alimentazione composta da latte materno e da latte artificiale.
Anche se l'allattamento materno è la scelta più salutare per madre e figlio, sia dal punto di vista fisico che piscologico, ci sono situazioni in cui va adottato un tipo di allattamento misto:
- la madre non vuole o non può allattare dal proprio seno per ragioni specifiche;
- la madre non ha una quantità sufficiente di latte oppure il latte presenta carenze qualitative;
- non è possibile usare latte materno per tutte le poppate, in quanto la donna è lontana dal bambino;
- durante il passaggio dal latte materno a quello artificiale (svezzamento).
In genere è il pediatra che valuta la situazione caso per caso ed eventualmente consiglia un'integrazione di latte artificiale da somministrare con il biberon.
Per quanto riguarda le dosi e la frequenza delle poppate, ogni neonato ha le proprie esigenze, le quali dovranno essere attentamente valutate dalla madre e dal pediatra. Se il bambino si stacca spontaneamente dal seno materno ma sembra ancora affamato, per esempio, è possibile ricorrere al latte artificiale dopo la poppata, salvo comunque di offrirgli prima anche l’altro seno.
L’allattamento misto prevede che i due tipi di latte siano usati o contemporaneamente (allattamento misto complementare) o alternati l’uno all’altro (allattamento misto alternato).
ALLATTAMENTO MISTO COMPLEMENTARE
È il metodo consigliato quando la mamma non ha abbastanza latte. Nel corso di una stessa poppata al bambino succhia da entrambe le mammelle e poi la quantità di latte mancante è sostituita dal latte artificiale. Questo tipo di allattamento misto consente di mantenere attiva la secrezione di latte ad ogni poppata.
ALLATTAMENTO MISTO ALTERNATO
È il metodo usato nel caso in cui alcune poppate non possano essere di latte materno; il bambino farà dunque una prima poppata con latte artificiale e quella seguente con latte materno. Di solito il biberon si preferisce nelle ore serali, in quanto il latte formulato ha un maggiore potere saziante, capace di facilitare il sonno del bambino.
Anche se solitamente i neonati preferiscono il latte artificiale perché è più dolce e meno faticoso da succhiare e la madre perché è più comodo, è molto importante che il biberon non sostituisca del tutto il seno, perché se si riduce la suzione, la ghiandola mammaria tende a produrre sempre meno latte.
Il passaggio definitivo dal latte materno al latte artificiale deve essere lento e progressivo, si consiglia perciò di sostituire una poppata al seno con un biberon solo ogni 2 o 3 giorni.
PRIMA DI PASSARE ALL'ALLATTAMENTO MISTO...
Prima di ricorrere all’allattamento misto, gli esperti consigliano di attendere almeno 3-4 settimane dall’inizio dell’allattamento. Questo perché subito dopo la nascita, la produzione di latte materno è ancora irregolare, e deve perciò stabilizzarsi.
Nelle prime 4-6 settimane dopo il parto, se il latte della mamma scarseggia, sarebbe meglio tentare di stimolarne la produzione attaccando molto spesso il bimbo al seno nel corso della giornata.
Se la mamma deve assentarsi per un breve periodo, invece di ricorrere al latte artificiale, sarebbe preferibile ricorrere al latte materno spremuto e conservato in frigorifero (fino a 24 ore) o in freezer (fino a 3 mesi) in una bottiglietta sterile ben chiusa.
Fonti:
- Il nostro bambino. Dalla nascita ai 3 anni, G. Settimo, G. Trapani, Edizioni RED, Milano 2010
- Pazienti.it - https://www.pazienti.it/genitorialita/bebe-e-neonati/come-funziona-lallattamento-misto-11072022
Ultima revisione: 05/10/2023