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Spremitura manuale del latte. Come fare?

Spremitura manuale latteSi tratta di una manovra che può spaventare alcune donne, ma se eseguita correttamente risulta facile e utile in molte occasioni in cui occorre conservare il proprio latte. 

Infatti, può succedere di essere costrette, anche solo per poche ore, a separarsi dal proprio bambino, parliamo ad esempio di quelle mamme che si trovano nella situazione di dover riprendere il lavoro alla fine del solo periodo di maternità obbligatoria. 

Inoltre, si effettua la spremitura per ridurre il fastidio di un seno ingorgato e facilitare l'attacco del bambino e per aumentare la produzione di latte.

Prima di provare da sole questa manovra, potete chiedere agli operatori o ad altre mamme di mostrarvi come si fa. In ogni caso, ecco alcuni consigli, raccomandazioni e osservazioni da tener presente per spremere il latte al meglio. 

Sappiate che all’inizio il latte potrebbe non uscire, ma poi inizierà a sgocciolare. Per questo, stimolate sempre il seno per almeno 3-5 minuti, diverse volte al giorno, 10 minuti per parte.  Trovate una posizione comoda e prendetevi il tempo necessario (ci vogliono circa 20-30 minuti in totale). 

Come preparare un contenitore per il latte stpremuto? 

Scegliete una tazza, un bicchiere o una brocca con un collo largo. Lavatela accuratamente. La madre può farlo il giorno prima. Versate dell’acqua bollente nella tazza e lasciatevela per qualche minuto. L’acqua molto bollente uccide la maggioranza dei germi. Al momento di spremere il latte, togliete l’acqua dalla tazza.

La spremitura manuale del latte in 7 passi 

L’occorrente per la spremitura manuale del seno consiste in un contenitore con un’apertura ampia, ben pulito o sterilizzato (ad esempio una bottiglia di vetro, una tazza, ecc.).

  1. Prima di iniziare lavarsi le mani con cura con acqua calda e sapone.
     
  2. Per facilitare la spremitura è utile applicare dei panni caldi sul seno prima di iniziare la manovra, in questo modo il latte fluirà più facilmente attraverso i dotti.
     
  3. Toccare lievemente i capezzoli per 2-3 minuti per “stimolare” l’ossitocina, che è l'ormone responsabile della fuoriuscita di latte.
     
  4. Mettere il pollice sopra il capezzolo e l’areola di fronte al pollice e sostenere la mammella con le altre dita.
     
  5. Premere il pollice e l’indice leggermente verso il torace.
     
  6. Comprimere la mammella dietro il capezzolo e l’areola tra pollice e indice.
     
  7. Comprimere e rilasciare in continuazione. Spostare poi le dita e spremere il latte anche dalle altre parti della mammella. 

È consigliabile sempre spalmare un po’ di latte sul capezzolo a fine spremitura (soprattutto se in presenza di ragadi o arrossamenti). 

Provate dolore durante la spremitura manuale?

Provare dolore durante la spremitura non è normale. Il dolore infatti non solo rende la manovra difficile, ma interferisce con l’uscita del latte. Se sentite male forse state facendo troppa pressione: Cercate anche di non far scivolare le dita sulla pelle e di non stringere il capezzolo.

Come si conserva il latte materno? 

Il latte materno può essere conservato a temperatura ambiente (circa 25° C) per 6-8 ore, in frigorifero per 72 ore e in congelatore per 3 mesi. Il latte va scongelato a temperatura ambiente, in caso di necessità a bagnomaria. 

Il bambino è in grado di bere il latte con un cucchiaino o con un bicchierino che va messo all’interno del labbro inferiore e inclinato lentamente. Il biberon è inutile o controproducente. 

 

Fonti:

  • Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_7_0_1.jsp?id=1655&lingua=italiano&menu=multimedia&p=video; https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_303_allegato.pdf
  • ISS - https://www.epicentro.iss.it/allattamento/oms/PM20it.pdf


Ultima revisione: 30/11/2023