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Quali sono i metodi e le tecniche più comuni per partorire? Dal metodo Lamaze al Bradley e altri.

Esistono diversi modi in cui si può dare alla luce un bebè. In questo articolo vi descriveremo i principali e i più diffusi in tutto il mondo.

Metodi per partorire

Il metodo “Lamaze”

È uno dei metodi più comuni per partorire. Questa tecnica di parto non riguarda solo il metodo di respirazione che l’ha resa famosa. Si concentra anche su tutto ciò che accade durante il parto, incluse le varie opzioni a disposizione in modo da poter decidere sia dal punto di vista medico che del controllo del dolore.(1)

Il metodo Lamaze incoraggia a muoversi durante il travaglio perché il movimento aiuta a gestire il dolore e le contrazioni. Può aiutare il bambino a mettersi nella posizione giusta per nascere. Lamaze insegna anche che la posizione migliore per il parto è solitamente quella più comoda per la mamma.(1)

Il Lamaze è uno sforzo di squadra, che coinvolge sempre durante il parto il partner, una persona cara, un’amica o una doula (ovvero una professionista che fornisce supporto emotivo, fisico e educativo durante il parto).(1)

Il metodo “Bradley”

Questa tecnica di parto è anche chiamata il “metodo del parto allenato dal marito”. L'allenatore, di solito il padre del bambino, impara ad aiutare la donna durante il travaglio. Per questo gli verranno insegnati anche i principi fondamentali di una corretta alimentazione e l’esercizio fisico da fare per la futura mamma prima del parto.(1)

Il Bradley è una tecnica di parto naturale che non impiega farmaci. Non si effettua l’episiotomia e il taglio cesareo. La donna e il suo allenatore in ogni caso verranno informati sulle procedure mediche disponibili per ogni evenienza e urgenza.(1)

La tecnica “Alexander”

La tecnica Alexander insegna a migliorare postura e movimento e si focalizza sull’attenzione al proprio corpo in modo da correggere in primis le cattive posture. La tecnica insegna ad essere più consapevoli del proprio corpo, a migliorare una postura scorretta e a muoversi in modo più efficiente. Gli esperti ritengono che aiuti a liberarsi dalla tensione corporea e ad alleviare problemi come mal di schiena, mal di collo, dolore alla spalla e altri problemi muscoloscheletrici.(2)

Le evidenze suggeriscono che la tecnica abbia il potenziale per migliorare alcune condizioni di salute, ma alcuni aspetti della tecnica non sono stati ancora scientificamente testati.(2)

Le lezioni per imparare la tecnica Alexander insegnano come sedersi e accovacciarsi comodamente durante il parto, come rilassare i muscoli del bacino in modo che la gravità possa aiutare il bambino a uscire. Vengono insegnate anche tecniche per raccogliere la forza per le spinte.(1)

Hypnobirthing o Ipnoparto

Nervose per il parto? Le lezioni di ipnoparto insegnano una sorta di ipnosi per eliminare dalla mente i pensieri terrificanti sul parto e la paura che provocano. È anche chiamato il metodo Mongan, dal nome di Marie Mongan, l'ipnoterapeuta che lo ha inventato.(1)

Parto in acqua

Ci si può immergere in acqua in qualsiasi fase del travaglio e durante il parto stesso. L’acqua può avere effetti calmanti e alleviare il dolore. Entrare in piscina nella prima fase del travaglio può rendere l'intero processo più breve ed evitare ad esempio l’analgesia sottoforma di epidurale.(1)

Occorre tuttavia prestare attenzione al rischio di infezioni se la piscina o l'acqua non sono abbastanza pulite. E alcuni medici sottolineano comunque l’importanza del fatto che le apparecchiature per monitorare mamma e bebè dovrebbero essere sempre a portata di mano.(1)

Il metodo “Leboyer”

Un nuovo approccio alla nascita e al parto è ideato dal ginecologo e ostetrico francese Frédérick Leboyer, vissuto nel ‘900. È considerato l'ideatore del cosiddetto “parto dolce” o “parto senza violenza”, che da lui ha preso il nome di "metodo Leboyer", che sottolinea l’importanza del rispetto dei tempi di mamma e bambino, la capacità di accogliere la lentezza che il parto e la nascita richiedono.(3)

Secondo Leboyer, la fretta di gestire e controllare ogni aspetto del parto mal si conciliano con un evento del tutto naturale e che richiede tempo. Il suo metodo prevede una serie di condizioni affinché il parto sia per mamma e bambino un’esperienza positiva ed affinché venga il più possibile rispettata la fisiologia attraverso:

  • il riposo del bambino sul petto della madre dopo la fatica della nascita;
  • il clampaggio ritardato del cordone ombelicale;
  • il rimandare ad un momento successivo le cure mediche post-partum.(3)

Il parto cesareo

Il parto cesareo implica un intervento chirurgico con il quale si procede all'estrazione del feto direttamente dall’utero. Di solito questo parto viene effettuato quando il parto naturare è ritenuto pericoloso. Il taglio cesareo può essere pianificato in anticipo, ad esempio, se il bambino è posizionato di lato nell'addome o è podalico e non può essere girato. A volte si opta per un parto cesareo nelle gravidanze gemellari e quando, durante il travaglio, sorgono complicazioni, come ad esempio un battito cardiaco irregolare del bebè o se il cordone ombelicale è girato intorno al collo o al corpo del bambino.(1)

Nella maggior parte dei casi, l’anestesia sarà solo locale per cui la donna resterà sveglia durante il parto.(1)

Il parto cesareo può richiedere molto meno tempo di un parto vaginale, non più di un'ora in totale, ovviamente in assenza di complicazioni.(1)

I rischi di un parto cesareo sono quelli di una qualsiasi altra operazione chirurgica:

  • Infezione
  • Perdita di sangue
  • Coaguli di sangue(1)

Altri rischi includono lesioni al bambino, all'intestino o alla vescica. Anche se si ha già partorito con un taglio cesareo, si potrebbe essere in grado, comunque, di avere un bambino con un parto vaginale. Parlatene con il vostro medico.(1)

Partorire in ospedale

La maggior parte delle donne partorisce in ospedale. Oggi molti ospedali offrono stanze attrezzate per il travaglio, il parto e il recupero post-partum. I vantaggi di partorire in ospedale sono quelli di avere medici e attrezzature a portata di mano in caso di complicazioni.(1)

Partorire in un centro di nascita

Se si ha già partorito senza problemi o la gravidanza è a basso rischio, si può optare per un centro di nascita. In questi luoghi il parto avviene in modo naturale e in qualunque posizione voi scegliate. Di solito non c'è un medico, ma ci saranno infermiere, doule e altri professionisti. Se si ha bisogno di un intervento chirurgico o di farmaci o di un'epidurale, si verrà accompagnati in ospedale.(1)

Partorire a casa

Alcune donne desiderano avere i loro bambini a casa in modo da circondarsi dei cari. Altre hanno altre motivazioni, culturali o religiose. I parti in casa presentano dei rischi.(1)

I rischi del parto in casa includono una maggiore incidenza di complicanze gravi per madre e neonato, che possono richiedere un intervento tempestivo e non sempre disponibile in un ambiente domestico.(4)

Fonti:

  1. WebMd.com - Ways to Deliver Your Baby
  2. NHS.uk - https://www.nhs.uk/tests-and-treatments/alexander-technique/
  3. SAVE THE CHILDREN - https://retezerosei.savethechildren.it/approfondimenti/diritto-salute/per-una-nascita-senza-violenza-gli-insegnamenti-di-frederick-leboyer/
  4. AOGOI - https://www.aogoi.it/notiziario/archivio-news-parto-in-casa/

Data di pubblicazione: 06/10/2025