Oggi non ci sono più pregiudizi nel viaggiare in gravidanza, almeno fino al settimo mese, e i disagi legati all’aereo sono diminuiti notevolmente.
Durante una gravidanza tuttavia, prima di prendere un aereo, è bene prendere alcuni accorgimenti che possono evitare seccature o lievi malesseri. Intanto occorre informarsi sul regolamento da seguire per le donne in dolce attesa che ogni compagnia aerea predispone.

Infatti, le compagnie aeree per tutelarsi richiedono delle garanzie e mettono dei limiti al tempo di gestazione per salire sull’aeromobile, che tuttavia variano da compagnia a compagnia. Quindi prima di comprare un biglietto è sempre meglio leggere il regolamento.
Ad esempio, Ryanair e EasyJet, non accettano prenotazioni di donne la cui gravidanza sia oltre la 36° settimana, e dopo la 28° settimana richiedono un certificato medico di “idoneità al volo”, rilasciato dal proprio ginecologo entro i 15 giorni precedenti la partenza, in cui deve essere specificata la data presunta del parto, che la gravidanza non sia a rischio, e che la gestante sia in grado di affrontare il volo.
Alitalia ha restrizioni meno severe: le donne in gravidanza devono semplicemente comunicare il loro stato e esprimere eventuali esigenze.
La compagnia tedesca Lufthansa consente i viaggi senza certificato fino a quattro settimane prima del parto, sempre che non ci siano complicazioni, mentre per il periodo successivo alla 36° settimana, o nel caso di gravidanza gemellare, richiede un certificato d’idoneità emesso dal centro medico della compagnia, il Medical Operation Center.
Comunque la linea generale per quanto riguarda le compagnie aeree prevede di evitare i voli dopo l’ottavo mese e soprattutto se la gravidanza presenta complicazioni.
Ma quali sono i fattori di rischio per le future mamme che non rinunciano a viaggiare in aereo?
Innanzitutto la diversa pressione atmosferica, che nell’aereo è ridotta. I ginecologi concordano nel dire che se non si hanno problemi cardiocircolatori, la pressurizzazione interna della cabina non influisce in alcun modo sulla salute.
Come evitare il rischio di trombosi?
Le donne in gravidanza hanno una predisposizione alle complicazioni circolatorie, come vene varicose e trombosi. Per questo i medici consigliano di alzarsi frequentemente (almeno qualche minuto ogni ora) e fare esercizi di stretching da sedute. Anche le calze contenitive rappresentano un valido aiuto, perché favoriscono il ritorno venoso.
La disidratazione è un problema che può essere facilmente tenuto sotto controllo: l’aria della cabina è più secca e può affaticare la respirazione, ma basterà bere spesso per ovviare all’inconveniente, cosa che aiuta anche per la fluidificazione del sangue e quindi per la prevenzione di coaguli.
Quando è sconsigliato viaggiare?
In caso di viaggi lunghi (di durata superiore alle 4-5 ore), anche in assenza di patologie, è sempre meglio fare un controllo ginecologico preventivo. In certi casi e in particolari condizioni il ginecologo potrebbe sconsigliare di affrontare un viaggio in aereo che superi le 4-5 ore. Infatti, patologie come l’ipertensione grave, il diabete o la probabilità di parto prematuro e le gravidanze a rischio non vanno assolutamente d’accordo con i viaggi aerei, che dovrebbero essere evitati.
FONTI: Medicitalia, Condizioni di trasporto Ryanair, EasyJet, Alitalia, Lufthansa.