Lo sviluppo del linguaggio è uno degli aspetti più affascinanti della crescita di un neonato. Una sua corretta acquisizione facilita la maturazione delle abilità cognitive e relazionali dell’individuo. Si tratta di un processo complesso e graduale, che inizia già durante i primi giorni di vita e prosegue attraverso diverse fasi evolutive dello sviluppo fisiologico del bebè e che vanno “a cascata” (da una dipende l’altra). Comprendere queste tappe può aiutare i genitori e gli operatori sanitari a supportare adeguatamente il bambino, facilitando l'acquisizione delle competenze verbali.(1)
In premessa va segnalato che l’emergere del linguaggio e lo sviluppo delle diverse competenze variano da neonato a neonato, a seconda di tempi, modi, strategie di acquisizione ed apprendimento dei bambini.(1)
Le fasi del linguaggio
Le basi: dai primi suoni alla vocalizzazione
Fin dalla nascita il neonato comunica principalmente attraverso il pianto. Questo non è solo un riflesso, ma anche una forma di linguaggio primitivo per segnalare necessità come fame, sonno o disagio.(2)
Lallazione o babbling
Il bambino a circa 6 mesi comincia a produrre suoni ripetuti di consonanti e vocali, combinate in sillabe, come "ba-ba" o "da-da". Essi sono primi suoni, che divertono e stimolano il bambino a continuare nella vocalizzazione.(1)
La lallazione comporta due fasi temporali:
- la lallazione canonica, che in genere inizia intorno ai 6-8 mesi di età ed è caratterizzata dalla ripetizione di sequenze di consonante e vocale, più facili da pronunciare. Questa forma di lallazione è considerata un segno positivo di sviluppo linguistico.
- la lallazione variata, invece, si manifesta solitamente intorno ai 9-10 mesi di età e vede il bambino pronunciare suoni più diversificati e complessi, in cui si alternano diverse consonanti e vocali. Questa evoluzione nella lallazione è spesso accompagnata da altre importanti acquisizioni linguistiche e comunicative, come la comprensione di un numero maggiore di parole.(3)
Comunicazione verbale intenzionale
Verso i 9-13 mesi cresce la capacità di interagire con l’ambiente e le altre persone. Il bebè cerca di comunicare, richiamando l’adulto (es. “mamma”, “papà”) ed esprimendo i suoi bisogni.(1)
Prime parole
Verso i 12 mesi, il bambino esprime le sue prime parole e progressivamente incrementa il suo lessico. A circa 16 mesi il vocabolario medio è di circa 50 parole; inoltre, in questo periodo il piccolo tende ad esprimersi tramite l’espressione di una sola parola, che ingloba in sé l’intera affermazione.(1)
I primi nomi che imparerà saranno quelli degli oggetti di uso quotidiano, che hanno a che fare con la sua alimentazione, con il bagnetto, con il cambio dei vestiti. Saprà indicarvi con le parole alcune azioni richieste, come “pappa” o “acqua”, e ripetere il nome di alcune parti del suo corpo. Poi passerà a “parlare” anche con gli altri, soprattutto con coloro che manifesteranno interesse per ciò che vuole esprimere.(2)
Boom del vocabolario e prime frasi
Il vocabolario si espande rapidamente tra i 12 e i 18 mesi. Il bebè è in grado di pronunciare tra le 6 e le 20 parole in modo chiaro, pur capendone molte di più; inizia anche a usare il linguaggio durante i giochi, per esempio dando da mangiare alla bambola o all’orsacchiotto, o parlando al telefono per gioco.(2)
Dai 18 mesi, si assiste al fenomeno dell’esplosione del vocabolario. Mediante le stimolazioni relazionali ed ambientali, il bambino raggiunge a 30 mesi circa un vocabolario di circa 150 parole ed incomincia a pronunciare le prime frasi, con due o tre parole.(1)
Formazione di frasi complete
Dai 24 ai 36 mesi, la capacità linguistica si sviluppa con rapida accelerazione, conducendo ad uno sviluppo grammaticale maggiore, ad esempio articolando proposizioni dichiarative.(1)
Stabilizzazione espressiva
Intorno ai 36 mesi, la struttura sintattica dei periodi diviene sempre più complessa, includendo anche proposizioni subordinate, anche se ancora restano lacune grammaticali.(1)
Fattori che influenzano lo sviluppo linguistico
Lo sviluppo del linguaggio non è uniforme per tutti i bambini e può essere influenzato da diversi fattori. Tra i più rilevanti vi sono l'interazione con gli adulti, l'esposizione a stimoli linguistici e il contesto socioculturale. Parlare frequentemente con il bambino, giocare con lui, leggere libri illustrati e cantare filastrocche sono attività che favoriscono l'acquisizione del linguaggio.
Attirate sempre l’attenzione del bebè ripetendo ad alta voce quello che si fa e il nome delle cose che si toccano. Oppure proponetegli sempre di scegliere tra due cose, ad esempio chiedendogli: “vuoi la mela o la pera?”(2)
Inoltre, il bilinguismo non ostacola lo sviluppo linguistico. Ogni genitore dovrebbe parlare nella propria lingua di origine ed entrambi dovrebbero conversare tra loro nell’una o nell’altra lingua. I bambini si adattano bene a questa situazione e inizieranno ad utilizzare in primis la lingua più usata in casa, pur comprendendo ciò che si dice nell’altra lingua. Quando si sentiranno pronti parleranno tranquillamente anche usando la seconda lingua.(2)
Quando preoccuparsi
Se il percorso di crescita di un bambino si discosta in modo significativo da quello dei coetanei, è consigliato accendere un campanello di allarme, effettuando necessariamente degli approfondimenti con il pediatra.(1)
Udito e linguaggio
È importante sapere che lo sviluppo del linguaggio è strettamente correlato all’udito: un bambino che non sente non parlerà perché non avrà mai avuto la possibilità di ascoltare le parole dagli altri. Prima si evidenzia se c’è un problema nell’udito, prima si potrà intervenire per superarlo.(2)
In conclusione, lo sviluppo del linguaggio è un percorso complesso e affascinante che inizia alla nascita e prosegue per tutta la vita. Gli adulti hanno un ruolo cruciale nel favorire questo sviluppo, offrendo stimoli adeguati e un ambiente ricco di interazioni linguistiche e contribuendo a creare un legame profondo tra il bambino e il suo mondo.
Fonti:
- Sviluppo del linguaggio del bambino, Mesce S., POLIS poliambulatorio.https://www.polistorino.it/approfondimenti/approfondimenti-logopedia/sviluppo-linguaggio-bambino/
- Da 0 a 6 anni. Una guida per la famiglia - Guido Brusoni, Rosanna Moretto, Leo Venturelli https://www.sipps.it/pdf/editoriale/0_6anni.pdf 139-141, 174
- La lallazione: cos'è e come stimolarla, Mulas F., Santagostino Magazine, 2024.https://magazine.santagostino.it/la-lallazione-cose-e-come-stimolarla/
Data di pubblicazione: dicembre 2024