Subito dopo il parto il cordone ombelicale che unisce la mamma al suo bebè viene reciso, lasciando un piccolo moncone di 3-5 cm di lunghezza, che si secca gradualmente diventando duro e assumendo un colore nerastro.
Tale moncone cade spontaneamente dopo 8-10 giorni se è piccolo e sottile, in tempi più lunghi se è grande e consistente. La caduta del moncone ombelicale, in genere, dà il via libera al bagnetto.
Per facilitare la caduta del moncone ed evitare infezioni è necessario medicarlo durante i primi giorni dopo la nascita.
Come procedere nella cura del moncone?
In primis, assicuratevi di avere tutto il necessario a portata di mano perché il piccolo non deve mai essere lasciato solo sul fasciatoio, neppure per un attimo!
Occorrente per la medicazione:
- Garze sterili da sostituire ogni volta
- Una fascetta tubolare a rete elastica.
- Eventualmente soluzioni con proprietà essiccanti come alcool a 70° o tintura di echinacea o di arnica.
Avvolgete il moncone con la garza sterile e fissate la medicazione con una fascetta tubolare a rete elastica, rivolgendo il moncone verso l’alto per evitare che si bagni di pipì. Non deve quindi essere coperto dal pannolino.
Tale medicazione non è dolorosa per il neonato e va eseguita 2-3 volte al giorno e comunque tutte le volte che la garza è bagnata o sporca.
Una volta che il moncone è caduto occorre continuare a pulirne la base con garza sterile e acqua ossigenata per altri 2-3 giorni, dopodiché si potrà fare al bebè il suo primo bagnetto.
Durante il periodo in cui il moncone è ancora presente ci si deve limitare a lavare il bambino ad ogni cambio di pannolino nella zona dei genitali e ovviamente detergere quotidianamente mani e viso. Per questa operazione si consiglia di utilizzare batuffoli di ovatta, imbevuti di acqua bollita e lasciata intiepidire. Asciugare poi il bambino delicatamente con un panno di cotone morbido.
Se notate che la pelle intorno all’ombelico è arrossata, si formano delle bolle, fuoriesce pus, sangue o abbondante secrezione giallo-verdastra maleodorante, occorre avvisare immediatamente il pediatra. Avvertite il medico anche se notate un rigonfiamento dell’ombelico, specie quando il bambino piange o fa uno sforzo (segno di una probabile ernia ombelicale, che di solito regredisce spontaneamente).
Fonti:
- it “Da 0 a 6 anni”- a cura della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, con il coordinamento scientifico del dottor Giuseppe Di Mauro
- “Il nostro bambino. Dalla nascita ai 3 anni”, G. Settimo, G. Trapani, Edizioni RED, Milano
Data di pubblicazione: 08 mar 2023