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17/09/2013 -

L’importanza del ferro in gravidanza



Il ferro è un elemento fondamentale per il corretto sviluppo dell’organismo e per la prevenzione dell’anemia prenatale, che, in gravidanza, è stata spesso correlata al rischio di parto prematuro.

Solo nel 2011 sono state colpite dall’anemia circa 32 milioni di donne in gravidanza. A queste, l’OMS raccomanda l’assunzione di almeno 60 mg di ferro al giorno.

Ma assumere ferro in quantità adeguate pare sia utile non solo per prevenire l’anemia, ma anche per evitare un basso peso del feto alla nascita, promuovendone un aumento.

Una ricerca del Departments of Epidemiology and Nutrition della Harvard School of Public Health e pubblicata sul British Medical Journal ha studiato gli effetti che la carenza o un adeguato apporto di ferro possono avere durante la gravidanza.

Prendendo in esame 90 studi precedenti, per un campione di quasi 2 milioni di donne, il team di ricercatori ha scoperto che, nelle donne affette da anemia nel primo o secondo trimestre di gravidanza, il rischio di parto pretermine era significativamente più elevato.

Inoltre, stando a quanto emerso dalle ricerche, sembrerebbe che una giusta assunzione di integratori di ferro quando si è in gravidanza sarebbe da ricollegare in primis, ad un aumento dei livelli medi di emoglobina della madre, ed anche ad un minore rischio di peso basso alla nascita del bambino.

Infatti, lo studio ha mostrato come somministrando 10 mg di ferro in più della dose abituale (fino a 66 mg al giorno) il rischio di anemia materna scendeva al di sotto del 12% e il peso dei neonati aumentava di 15g, facendo così diminuire il rischio di basso peso alla nascita del 3%.

«I nostri risultati – scrivono gli autori – suggeriscono che l’uso del ferro nelle donne durante la gravidanza può essere utilizzato come strategia preventiva per migliorare lo stato ematologico materno e il peso alla nascita».

Fonte: La Stampa

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