Una metanalisi di otto studi, curata da un'equipe dell'Università di Innsbruck, dell'Università di Bristol, dell'Imperial College di Londra e dell'Università di Cork, che ha coinvolto più di un milione di donne, ha mostrato un minor rischio di problemi cardiovascolari per le donne che allattano al seno rispetto a quelle che non lo fanno.
Gli studi e la ricerca hanno già ampiamente mostrato che nella mamma che allatta, l'utero tende a recuperare più facilmente le sue dimensioni dopo il parto, si riducono i rischi di sviluppare tumore al seno e all'ovaio, diminuisce il rischio di diabete di tipo 2.
Ma secondo questa recente analisi, la donna che allatta acquista una sorta di protezione ulteriore nei confronti delle principali patologie cardiovascolari, come infarto o ictus, oltre che dal decesso per problemi circolatori. Gli autori affermano che il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in termini generali calerebbe mediamente dell'11%.
Non solo. Dopo aver osservato gli effetti dell’allattamento per oltre dieci anni, gli studiosi hanno scoperto che c’è una riduzione del 14% del rischio di sviluppare patologie delle arterie coronariche, una riduzione del 17% del rischio di morte per patologie cardiovascolari e una riduzione del 12% del rischio di ictus cerebrale. Il tutto, ovviamente, in confronto a donne che non hanno allattato.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of the American Heart Association. L'82% delle donne considerate negli studi ha allattato in media per oltre un anno: le donne che non hanno allattato sono state considerate popolazione di confronto.
Secondo gli autori, l’ipotesi che aiuta a comprendere come l’allattamento influenzi il rischio cardiovascolare, implica il ruolo dell’ossitocina, la cui secrezione aumenta proprio durante l’allattamento. Sembra infatti che l’ossitocina possa favorire un calo della pressione arteriosa e dell’ipertensione.
Inoltre, nelle donne che allattano si osserva anche un aumento della prolattina, che svolgerebbe un'azione positiva nella riduzione del rischio futuro di sviluppare diabete.
Per quanto ancora siano solo ipotesi è comunque indiscutibile il valore dell’allattamento materno nella protezione cardiovascolare femminile.
Fonte: La Repubblica Salute