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22/07/2025 -

Diete a base vegetale in gravidanza e nell’infanzia: quando l’integrazione è indispensabile

Una revisione scientifica recente, pubblicata sulla rivista Nutrition, ha esaminato in modo approfondito quale integrazione di micronutrienti sia raccomandata per garantire una crescita e uno sviluppo ottimale in alcune fasi della vita come gravidanza, allattamento e infanzia.

Negli ultimi anni, i modelli alimentari basati su alimenti di origine vegetale, comunemente indicati come diete “plant-based”, comprendenti quelle vegetariane e vegane, hanno guadagnato una sempre più crescente attenzione sia nell’opinione pubblica sia nella comunità scientifica.

Le motivazioni alla base di questa scelta includono considerazioni etiche, culturali, religiose o ambientali. Questi regimi si fondano sul consumo prevalente di verdura, frutta, legumi (come tofu e tempeh), cereali, frutta secca, semi e oli vegetali, escludendo in parte o del tutto alimenti di origine animale, come carne, pesce, latticini, uova e miele.

In paesi come Spagna, Italia e Stati Uniti, le stime suggeriscono che tra l’1% e il 10% della popolazione segua un’alimentazione esclusivamente vegetale, con una tendenza in crescita. Secondo dati recenti, circa il 14% si definisce vegetariano, il 4% vegano e tra il 7% e il 10% segue una dieta flessibile (detta “semivegetariana”).

Le evidenze scientifiche disponibili mostrano che le diete vegetali ben strutturate possono contribuire alla prevenzione di malattie croniche non trasmissibili, come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tumori. Inoltre, vi sono dati che ne confermano la sicurezza in tutte le fasi della vita, inclusi gravidanza, allattamento e infanzia, purché adeguatamente pianificate e monitorate.

Tuttavia, queste fasi richiedono un’attenzione particolare a specifici nutrienti che possono risultare carenti in un’alimentazione priva di prodotti animali. Durante la gravidanza e l’allattamento, il corpo femminile va incontro a significativi cambiamenti metabolici e a un aumento del fabbisogno energetico e nutrizionale. Una corretta alimentazione è dunque essenziale per lo sviluppo del feto e la salute della madre, nonché per promuovere fin da subito abitudini alimentari sane nel neonato.

Il latte materno, pur essendo raccomandato come alimento principale nei primi mesi di vita, è influenzato dalla dieta della madre. Anche nelle donne che seguono un’alimentazione vegetale, il latte può essere adeguato, ma possono verificarsi carenze di nutrienti fondamentali come gli acidi grassi essenziali della famiglia omega-3.

Una criticità rilevante è rappresentata dalla carenza di professionisti sanitari formati specificamente in nutrizione vegetale. In questo contesto, il supporto di dietisti e nutrizionisti diventa fondamentale per evitare squilibri alimentari e garantire un corretto sviluppo del bambino.

L’obiettivo della revisione narrativa da cui è tratta questa news è aggiornare le evidenze scientifiche disponibili sull’uso di integratori alimentari in gravidanza, allattamento e prima infanzia per soggetti che seguono una dieta vegetale. I nutrienti analizzati includono le vitamine A, D e B12, i minerali zinco, iodio e selenio, gli acidi grassi omega-3, la colina e la creatina, tutti fondamentali per lo sviluppo neurologico, immunitario e scheletrico.

FONTE UNICA: Nutrition - “Nutritional supplementation in pregnant, lactating women and young children following a plant-based diet: A narrative review of the evidence” - https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0899900725000966