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Le FAQ più diffuse sull’allattamento materno: 8 domande e risposte da non dimenticare.

Domande comuni sull'allattamento al seno

1. Perché dovrei allattare al seno il mio bambino?

Il latte materno è l’alimento migliore per il neonato:

Favorisce la costruzione di un rapporto speciale tra mamma e bebè, una relazione che non è solo quella del nutrimento ma anche del prendersi cura e del dono d’amore. Il latte materno contiene tutte le sostanze necessarie per la crescita del bambino nei primi 6 mesi di vita. È pratico, pulito e digeribile, ed in più è gratis!

Tra l’altro il latte materno è “vivo”

Si adatta nel tempo alle esigenze del bambino e la sua composizione varia durante la poppata, la giornata e man mano che il neonato cresce.Infine, nel primo anno di vita il latte materno protegge dalle infezioni.

2. Tutte le mamme possono allattare?

Si. Tutte le donne hanno il necessario per produrre il latte: la ghiandola mammaria e gli ormoni della prolattina e dell’ossitocina, responsabili di regolare la produzione di latte. Ogni tipo di seno, grande o piccolo, può allattare senza problemi, perché il meccanismo alla base della produzione del latte è semplice e uguale in tutte le donne: se il bambino succhia, il seno produce latte, non importa quanto sia grande.

3. Quando devo iniziare ad allattare?

Subito dopo il parto! Il bambino si attaccherà al seno immediatamente. I primi giorni saranno caratterizzati dalla produzione di colostro, un liquido prezioso perché ricco di vitamina A e altre sostanze che servono al bambino proprio nei primi giorni di vita. Se il bambino sta bene non occorre aggiungere altro (come ad esempio: soluzioni di glucosio).

4. Quanto deve durare la poppata?

Non ci sono regole fisse. La durata varia da bambino a bambino. Non preoccupatevi se durano a lungo: se il bambino è attaccato correttamente non ci sono rischi che si formino ragadi.

5. Quante volte devo allattare il mio bebè?

Ogni coppia mamma-bambino è diversa e non ci sono regole fisse. Si raccomanda di allattare "a richiesta", ogni volta che il piccolo mostra segni di fame, ad esempio muove la testina, succhia il pugnetto o le mani, apre la bocca e tira fuori la lingua. Il pianto invece è un segnale della fame che arriva troppo tardi, non dovete aspettarlo.

L’esperienza e l’istinto materno vi aiuteranno con il tempo a riconoscere i segnali del corpo del vostro bambino. In generale possiamo dire che è normale che un neonato voglia succhiare tra le 8 e le 12 volte in 24 ore, anche durante la notte.

Un modo per gestire al meglio la poppata notturna è quello di tenere la culla del bambino accanto a voi, cercando di evitare troppa luce e rumori affinché entrambi riprendiate a dormire subito dopo.

6. Quanti seni devo offrirgli?

Lasciate che il bambino succhi prima da un seno fino a quando non si stacca spontaneamente (anche se a volte fa più pause). Dopodiché provate ad offrirgli l’altro seno: a volte lo accetterà altre volte no, in quanto già sazio.

7. Come faccio a capire che il bambino è attaccato bene?

Se il bambino è attaccato bene allora la bocca del bambino è ben aperta e gran parte dell’areola del seno è al suo interno (non solo il capezzolo).

Il mento è attaccato al seno. Il labbro inferiore è rovesciato in fuori (questo segno non è sempre visibile). Se l’attacco è corretto noterai che il bambino succhia velocemente, poi si ferma, poi riprende velocemente, le sue guance sono piene e la suzione diventa poi lenta e profonda.

8. Allattare è doloroso?

No, dovrebbe invece essere un’esperienza piacevole e gratificante. Tuttavia, i primi giorni dopo il parto alcune mamme sentono dolore al capezzolo all’inizio della poppata. È quindi possibile che il bambino non sia attaccato bene. Meglio allora staccare il bambino e provare di nuovo a riattaccarlo.

 

Fonte:

“Allattamento materno, una goccia di saggezza una grande opportunità”, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità - https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_763_allegato.pdf

 

Ultima revisione: 01/12/2023