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Cosa sono e come funzionano i riposi giornalieri delle lavoratrici madri?

Riporsi giornalieri mammaIl datore di lavoro deve consentire alla lavoratrice madre, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata.

Che cos’è il riposo giornaliero?

L'indennità per riposi giornalieri (cosiddetti “riposi per allattamento”) spetta alle madri e ai padri lavoratori dipendenti per la cura del bambino, anche se adottato o in affidamento.

Decorrenza e durata

Fino al primo anno di vita del bambino o entro un anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato o in affidamento, la lavoratrice e il lavoratore dipendente hanno diritto a due ore al giorno di riposo.

Se l'orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei ore, il periodo di riposo è di solo un’ora.

I periodi di riposo hanno la durata di un'ora ciascuno e sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro.

Se la lavoratrice fruisce dell’asilo nido o di altra struttura idonea, istituita dal datore di lavoro all’interno dell’unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa, i periodi di riposo sono invece di mezz’ora ciascuno.

I periodi di riposo si raddoppiano esclusivamente nei casi di:

  • adozione o affidamento di 2 o più bambini, anche non fratelli, entrati in famiglia anche in date diverse;
  • parto gemellare o plurimo.

I periodi di riposo spettano anche al padre lavoratore?

Anche il padre lavoratore, secondo quanto previsto all’art. 40 del Testo Unico, ha diritto alla fruizione dei periodi di riposo nei seguenti casi:

  • nel caso in cui i figli siano affidati al solo padre;
  • in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga;
  • nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente;
  • in caso di morte o di grave infermità della madre.

In questo caso, l’indennità è pari all'ammontare dell'intera retribuzione oraria.

In caso di madre lavoratrice autonoma, il padre lavoratore dipendente può fruire dei riposi giornalieri anche durante il teorico periodo di trattamento economico spettante alla madre dopo il parto.

Quali sono i requisiti?

La madre o il padre devono avere un valido rapporto di lavoro in corso e il minore deve essere vivente.

Quando e come fare domanda?

La domanda va presentata prima dell'inizio del periodo di riposo giornaliero richiesto.

I lavoratori dipendenti devono presentare la domanda sia al proprio datore di lavoro che all’INPS esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • servizio online dedicato, cliccando su “Accedi al servizio”;
  • Contact Center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Fanno eccezione le categorie di lavoratrici aventi diritto al pagamento diretto da parte dell'INPS, che devono presentare la domanda alla sede INPS di appartenenza (lavoratrici agricole, dello spettacolo con contratto a termine o saltuarie, lavoratrici per le quali l'Istituto sta effettuando il pagamento diretto di cassa integrazione anche in deroga).
 

Fonti:

  • Il Testo Unico per la tutela e il sostegno della maternità e della paternità - https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2001/04/26/96/so/93/sg/pdf 
  • Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro - Decreto legislativo n.80/2015 - https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2015/06/24/144/so/34/sg/pdf
  • INPS - https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.50581.indennit-per-riposi-giornalieri-per-padri-e-madri-dipendenti.html


Ultima revisione: 04/12/2023