Prima della caduta del moncone ombelicale il bambino in genere viene lavato “a pezzi”: si procede a detergere ogni giorno con cura faccia, collo, mani e sederino.
Quando il moncone cade e l’ombelico si cicatrizza, dopo circa 10-12 giorni, sarete pronti ad affrontare l’emozione del primo “bagnetto”.
Al di là della sua funzione igienica, il bagnetto rappresenta un momento importante di intimità tra genitori e bebè: impegnatevi affinché diventi un momento di coccole, giochi e relax.
Non solo, il bagnetto è per il bambino quasi un ritorno alle sensazioni provate quando era immerso nel ventre materno.
Ecco alcuni consigli pratici che vi aiuteranno a gestire al meglio questo momento.
Innanzitutto, quando?
- Si consiglia di fare il bagnetto prima del penultimo pasto della giornata, vale a dire verso le 8 di sera: l’effetto rilassante può essere positivo per il riposo notturno e di solito sono a casa entrambi i genitori.
- Scegliete un momento in cui il bambino è sveglio ed è sereno.
- Assicuratevi che la stanza sia ben calda (20-22° C circa) e non abbia correnti d’aria.
- Fare il bagno due o tre volte la settimana può essere sufficiente, ma potete farlo anche tutti i giorni se il vostro bambino lo gradisce.
Che cosa vi serve?
Tutto l’occorrente deve essere sempre a portata di mano:
- La vaschetta dentro il fasciatoio non è indispensabile ma può facilitarvi perché potete spostarla nel locale più caldo della casa e posizionarla in modo da non farvi stare faticosamente chinati.
In alternativa, utilizzate una vaschetta di dimensioni adeguate a quelle del neonato ed anatomica. La vaschetta dovrà essere di un materiale leggero e non scivoloso, facile da trasportare e maneggiare. Andrà posizionata in modo assolutamente stabile.
- Un sapone neutro poco aggressivo a pH acido, meglio se liquido. Nei primi mesi, infatti, la pelle del bambino è molto sottile e il suo strato superficiale non possiede ancora un’efficace barriera protettiva.
- Una spugna molto morbida.
- Un asciugamano caldo per avvolgerlo da lasciare steso su un ripiano vicino alla vaschetta.
- Il pannolino pulito.
- Eventualmente olio emolliente per il corpo e dischetti di cotone.
- Spazzola con setole morbide.
- Forbici con la punta arrotondata.
- I vestiti per il cambio.
Qual è la temperatura ideale dell’acqua?
Deve essere di 37/38° C circa. Potete usare un termometro ad hoc per controllare la temperatura prima del bagnetto. Alcune mamme riescono a rendersi conto semplicemente immergendo il proprio gomito.
Non fate mai scorrere l’acqua quando il bambino è già nella vasca, potreste rischiare di scottarlo se l’acqua è troppo calda o di raffreddarlo con un getto gelato.
Come procedere?
- Non lasciate mai il bambino solo nel bagnetto, neppure per qualche secondo!
- Lavatevi bene le mani.
- Immergete il neonato gradualmente, iniziando dai piedini.
- Parlategli con tono rassicurante: ricordate che il bimbo si sente insicuro e impaurito quando è nudo. Magari cantategli una canzoncina.
- Reggetelo saldamente, appoggiando la schiena e la testa sul vostro avambraccio sinistro, sostenendogli spalla e braccio con la mano sinistra: avrete così la mano destra libera per lavargli viso, collo, torace, genitali e gambe.
- Lavate il viso solo con acqua e insaponate invece il corpo.
- I genitali del maschietto vanno lavati tirando leggermente indietro, senza forzare, la pelle del pene, in modo da poterlo pulire all’interno del prepuzio. I genitali femminili si puliscono sempre dalla vagina verso l’ano, per evitare il passaggio di germi e batteri dalla zona anale a quella genitale.
- Girate quindi il piccolo, appoggiatelo sul vostro braccio per pulire schiena e sederino mantenendo sempre una posizione che lo faccia sentire sicuro.
- Dopo il bagno avvolgetelo nell’asciugamano tamponandolo delicatamente per asciugarlo: aspettate qualche secondo prima di scoprirlo di nuovo, controllate che sia ben asciutto e rivestitelo.
- Per mantenere la pelle morbida, prima di rivestirlo potete applicare con un dischetto di cotone dell’olio per il corpo.
- Meglio evitare profumi o lozioni alcoliche, così come talco e altre polveri, pericolose se inalate dal neonato.
Come lavare i capelli?
- I capelli del neonato si lavano una o due volte a settimana durante il bagnetto.
- Nei primi mesi è sufficiente un lavaggio leggero con acqua e shampoo neutro. Spesso si preferisce usare un detergente oleoso che asporta meglio le secrezioni sebacee della testa, evitando che si formino crosta lattea o altre irritazioni del cuoio capelluto.
- Si procede inumidendo i capelli e insaponandoli una sola volta.
- Risciacquare bene.
- Cercate di lavare i capelli con una spugna delicata posizionando il bambino con la testa reclinata all’indietro. In questo modo non avrà la sensazione di acqua rovesciata in testa; quindi, niente getto diretto della doccia, ma solo le spugnature.
Come detergere occhi e orecchie?
Inumidite un dischetto di cotone nell’acqua e pulite con delicatezza intorno agli occhi e al naso, utilizzando un dischetto pulito per ogni occhio. Potete anche usare una soluzione fisiologica.
Pulite le orecchie passando una garza o del cotone idrofilo a livello del padiglione: mai entrare nel condotto! Pulite anche la zona dietro all’orecchio, ricordandovi poi di asciugarla accuratamente. Non usare mai bastoncini cotonati perché potrebbero spingere il cerume verso l’interno o addirittura lesionare il timpano.
E le unghie?
Le unghie vanno tenute corte per evitare che il neonato si graffi. Tagliatele almeno 1 volta la settimana utilizzando forbici a punte arrotondate. Approfittate dei momenti in cui il piccolo è più rilassato, dopo il bagnetto, durante o dopo la poppata o addirittura mentre dorme.
Le unghie delle manine vanno tagliate seguendo la linea di curvatura dei polpastrelli, quelle dei piedini dritte per evitare che si possano incarnare.
Fonti:
- “Da 0 a 6 anni” - a cura della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, con il coordinamento scientifico del dottor Giuseppe Di Mauro
- “Il nostro bambino. Dalla nascita ai 3 anni”, G. Settimo, G. Trapani, Edizioni RED, Milano
Data di pubblicazione: 19 feb 2024