QUANDO E IN COSA CONSISTE
La prima visita ostetrico-ginecologica e la prima ecografia sono consigliate dopo 7/8 settimane dalla data dell'ultima mestruazione, circa 4 settimane dopo il concepimento.
In sintesi, la visita consiste nella raccolta di questi dati e informazioni:
- Dati anamnestici: notizie su patologie familiari, sulle malattie di cui ha sofferto la donna in passato, eventuali interventi chirurgici, allergie, trasfusioni di sangue, storia ostetrica e ginecologica.
- Pressione arteriosa (valori limite 140/90)
- Altezza e peso corporeo
- Condizioni dello sviluppo uterino (esame addominale)
- Condizioni del collo dell’utero (esplorazione vaginale e/o visita con lo speculum, il dilatatore vaginale)
- Esame clinico del seno
- Battito cardiaco fetale, in genere nel 2° trimestre
- Presentazione del feto (ultimi due mesi)
- Eventuali altri sintomi (eventuali edemi, ossia le "gambe gonfie", varici, perdite, contrazioni, etc.).
COME SI SVOLGE
Durante la prima visita, il ginecologo prende in carico la donna e la coppia, programma il calendario della gravidanza e fornisce le risposte a dubbi e domande.
Il ginecologo controlla lo stato generale di salute della donna, le misura la pressione e il peso, raccoglie informazioni sulla sua storia medica e su quella familiare.
Anamnesi
Si compila una cartella ostetrica e sono raccolti i dati di anamnesi della donna e del partner (dati anagrafici, storia personale e familiare). Queste informazioni servono a capire quale patrimonio genetico potrebbe aver ereditato il bambino e a quali malattie potrebbe essere predisposto.
Ampio spazio sarà dato alla storia mestruale della donna e ad eventuali gravidanze precedenti. Saranno quindi valutati eventuali fattori di rischio per le complicanze della gravidanza, ad esempio diabete gestazionale, preeclampsia, malformazioni congenite, natimortalità.
La cartella della gravidanza va conservata ed esibita ai successivi controlli, di modo che possa essere aggiornata di volta in volta.
Esame obiettivo
Riguarda non solo la zona pelvica ma tutto il corpo: peso, altezza, pressione, scheletro, muscoli, intestino, vie urinarie.
L'indice di massa corporea viene calcolato e registrato.
L'esame obiettivo procede poi con la valutazione del seno e dell'addome e si conclude con la valutazione della colonna, al fine di rilevare eventuali asimmetrie.
Si passa poi alla visita vaginale che valuta il tono dei tessuti, la posizione e la situazione uterina, eventuali perdite. Se è trascorso più di un anno dall'ultima volta che la donna ha fatto il pap test, sarebbe meglio ripeterlo.
Il medico prescrive poi la prima serie di esami di laboratorio, ovvero analisi del sangue e delle urine. Se avete già fatto degli esami del sangue e delle urine portateli con voi, i risultati verranno registrati in cartella e tenuti come valori di confronto per i successivi.
Si raccomanda anche di effettuare un tampone vaginale per diagnosticare un'eventuale infezione da Chlamydia trachomatis, un disturbo piuttosto frequente (ne soffre il 10-15% della popolazione femminile) e spesso asintomatico. La Clamidia è pericolosa in gravidanza in quanto è associata al rischio di aborto e alla rottura precoce delle membrane, per questo viene trattata subito con una terapia antibiotica.
Prima ecografia
Durante la visita sarà effettuata anche la prima ecografia per confermare la presenza e il numero degli embrioni nell'utero e a definire la datazione della gravidanza. Prima di questa data, è difficile ottenere informazioni utili sull'embrione attraverso l’esame ecografico.
Si tratta di un’ecografia transvaginale, effettuata con una sonda interna, che permette di osservare meglio l’embrione ancora molto piccolo.
Tra la settima e l’ottava settimana di gravidanza si potrà vedere la presenza della camera gestazionale (segno che una gravidanza è in atto) e solo dopo l'ottava settimana (quindi dopo due mesi dall'ultima mestruazione) il piccolo embrione sarà visibile e misurabile. In questo momento il battito cardiaco potrebbe ancora non essere rilevabile, per cui dovrete ripetere l'ecografia a poche settimane di distanza.
QUALI RISULTATI
Alla fine di questa prima visita, il ginecologo consiglia le donne in merito allo stile di vita e all’alimentazione da tenere e in merito all’esercizio fisico da praticare; le fornisce inoltre le indicazioni per l'aumento di peso in gravidanza.
Prescrive l’acido folico per ridurre il rischio di malformazioni del tubo neurale ed eventuali integratori vitaminici e minerali.
Spiega che cosa deve essere evitato, che cosa aspettarsi e quando eseguire ulteriori accertamenti. Fissa, infatti, la data della prossima visita.
Le coppie sono incoraggiate a frequentare i corsi di preparazione al parto.
NOTE
Una donna che non ha particolari condizioni di salute può scegliere di essere seguita dall'ostetrica invece che dal ginecologo. In caso di complicazioni, sarà l'ostetrica stessa a indirizzarla dallo specialista. Nessuno vieta di avere entrambe le figure come riferimento.
Fonti:
- R.C.C.S. Materno Infantile Burlo Garofolo https://www.burlo.trieste.it/content/controlli-periodici-gravidanza
- https://quimamme.corriere.it/gravidanza/salute/quante-visite-nellattesa
- Centro Medico Santagostino https://www.santagostino.it/it/santagostinopedia/il-calendario-della-gravidanza
- https://www.pianetamamma.it/gravidanza/analisi-in-gravidanza/prima-visita-ostetrica.html
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/ginecologia-e-ostetricia/approccio-alla-donna-in-gravidanza-e-assistenza-prenatale/valutazione-della-paziente-ostetrica
Data di pubblicazione: 2022-12-22