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20/12/2018 -

Cosa c'è da sapere sul morbillo: rispondono i pediatri SIP



Il morbillo è purtroppo tornato di moda nell’attualità del 2018.

Spesso si è sentito parlare di casi diffusi che fanno temere epidemie. Il morbillo è in effetti una malattia diffusa in tutto il mondo ma che si può prevenire con la vaccinazione.

Per questo i medici pediatri della SIP (Società Italiana di Pediatria) si impegnano nella prevenzione e nelle campagne informative su questo virus. Perché il detto è sempre vero: “se lo conosci lo eviti”.

Ecco 8 domande sul morbillo a cui rispondono i pediatri sul sito web della SIP:

Cos’è il morbillo?

Il morbillo è una malattia acuta febbrile, tipica dell'infanzia. È virale ed è altamente contagiosa e causata dal Paramyxovirus.

Come si trasmette?

Il Paramyxovirus è trasmesso attraverso le secrezioni respiratorie, dunque per contatto di una persona sana con una infetta attraverso la tosse o gli starnuti. La trasmissione aerea è possibile anche a distanze superiori ad un metro. Non è trasmessa dagli animali e non esistono portatori sani.

Quali sono i sintomi?

L'incubazione è di circa 13 giorni. La fase iniziale è caratterizzata dalla comparsa di febbre, malessere, rinite, congiuntivite e tosse. La febbre è in genere elevata (39°-40°C), inizia circa 10-12 giorni dopo l'esposizione al virus e dura da 4 a 7 giorni. Dopo circa 14 giorni dopo l'esposizione al virus, si manifesta il rash cutaneo eritematoso, maculopapulare, di colore rosso vinoso, dapprima sul volto, poi collo quindi su tutta la superficie corporea sino a mani e piedi (zona palmo-plantare esclusa). L'eruzione dura 5 o 6 giorni, e poi si risolve.

Quali sono le complicazioni?

Diarrea, otite, polmonite, convulsioni e infezioni del cervello e del sistema nervoso. In alcuni casi il morbillo può addirittura causare il decesso. Le categorie più a rischio di complicazioni sono lattanti, donne in gravidanza, immunodepressi e anziani.

Quale terapia?

Non esiste una terapia specifica per il morbillo. Il trattamento è in gran parte di supporto (antipiretici, fluidi, ecc.) oltre ovviamente al trattamento delle eventuali infezioni batteriche e/o delle altre complicazioni.

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi è possibile sulla base della storia clinica e dei sintomi. Sono possibili test standard per confermare la diagnosi.

Serve il ricovero in ospedale?

Il ricovero è altamente raccomandato nei soggetti a rischio di complicanze (ad esempio immunodepressi, lattanti, donne in gravidanza, persone anziane).

Esiste un vaccino contro il morbillo?

Il vaccino esiste ed è un vaccino combinato chiamato MPR: morbillo, parotite, rosolia, ed è considerato sicuro. Effetti collaterali gravi sono molto rari. Sono riportati alcuni effetti collaterali di lieve entità quali febbre, arrossamento o rigonfiamento delle ghiandole a livello di collo e guance.

Fonte: Ansa Salute; SIP.