Si tratta dell’appello che Unicef e OMS insieme hanno fatto ai Governi e ai datori di lavoro in occasione della Settimana Mondiale dell’allattamento al seno. Lo slogan dell’evento è stato “Empower Parents, Enable Breastfeading”. I Governi, infatti, adottando politiche in favore della famiglia devono sostenere anche l’allattamento materno.
Secondo i dati riportati da OMS-Unicef l’estensione dell’allattamento materno a livelli quasi universali comporterebbe la salvezza di 800.000 vite salvate in più ogni anno ed eviterebbe 20.000 decessi materni per cancro al seno.
L’allattamento dà ai bambini il miglior inizio di vita possibile perché promuove lo sviluppo cognitivo e rappresenta il primo vaccino di un bambino, in quanto lo protegge da malattie e morte.
Le donne che lavorano non ricevono abbastanza supporto per continuare ad allattare: nel mondo, solo il 40% delle donne con un neonato gode delle agevolazioni per la maternità più elementari sul posto di lavoro. Questa disparità si allarga tra i paesi dell'Africa, dove solo il 15% delle donne con neonati ha qualche beneficio per continuare ad allattare.
Tra le politiche a favore della famiglia, le più importanti riguardano la concessione di un congedo di maternità retribuito per un minimo di 18 settimane e un congedo di paternità retribuito per incoraggiare la responsabilità condivisa di prendersi cura dei propri figli.
Per questo nella dichiarazione OMS-Unicef si fa riferimento al fatto che le neomamme hanno bisogno di pause e orari durante l’orario di servizio, di uno spazio adatto a tirare il latte e di un luogo igienico per conservarlo. Senza considerare che è auspicabile la presenza di asili nido vicino al luogo di lavoro.
Le Organizzazioni richiedono anche più investimenti in programmi di allattamento al seno e nel miglioramento della consulenza per le neomamme, dentro e fuori l’ospedale.
Purtroppo, ad oggi poco più del 40% dei bambini sotto i 6 mesi è allattato esclusivamente al seno.
I dati riportati mostrano che per i bambini con meno di un anno di età che vivono nelle zone rurali i livelli di allattamento sono più elevati rispetto ai bambini delle città. Inoltre, nei Paesi a reddito medio-alto, i tassi di allattamento sono stati i più bassi (23,9%).
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