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14/01/2021 -

ISS: su 875 donne in gravidanza con virus nessuna morte, solo il 2% in terapia intensiva



Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, coordinato dall’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS), la rete di sorveglianza che raccoglie dati sulla mortalità materna, rivela i risultati del monitoraggio di donne positive al Covid in gravidanza. Alla luce dei dati, la trasmissione del virus da madre a neonato sembra possibile ma molto rara e non influenzata dalla modalità del parto, dall’allattamento o dal rooming-in.

Lo studio ha analizzato 875 donne in gravidanza positive al Covid senza registrare alcuna morte materna. La maggior parte del campione ha sviluppato una malattia da lieve a moderata e il tasso di cesarei è rimasto in linea con quello nazionale antecedente la pandemia. Il progetto ha coinvolto tutti i punti nascita del Paese in cui vengono assistite donne con infezione confermata da SARS-CoV-2 in atto o pregressa.

Secondo i dati dell’ISS:

  • In Lombardia si è registrato il 53% dei casi complessivi.
  • Solo il 2% delle donne del campione sono state ricoverate in terapia intensiva
  • Il 51% delle donne ha potuto avere accanto una persona durante il travaglio/parto.
  • Il 54% dei neonati è potuto rimanere accanto alla mamma.
  • Il 27% ha praticato il contatto pelle-a-pelle.
  • Il 76% dei piccoli ha ricevuto il latte materno.
  • I neonati positivi dopo la nascita sono stati 19.
  • Solo 1 ha avuto complicazioni.

Secondo Serena Donati, responsabile dello studio, “salvo in rari casi gravi della donna, i benefici del parto vaginale, del contatto madre-bambino e dell’allattamento sono molto superiori ai rischi dell’infezione, e vanno pertanto promossi nonostante la pandemia”.

 

Fonte: Sanità Informazione