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17/06/2021 -

Fnopo: investire sull’ostetrica per la salute delle donne



Secondo la Federazione Nazionale degli ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO) occorre dare un sostegno concreto alla salute della donna, del nascituro, della coppia e della famiglia. La Fnopo lancia l’allarme sui gravi effetti legati alla denatalità e sottolinea l’importanza di investire sulle ostetriche per la salute delle donne e contro la denatalità.  

La FNOPO commenta positivamente il discorso del premier Mario Draghi, intervenuto agli Stati generali della Natalità a Roma, un evento dedicato alla riflessione sulla tendenza negativa demografica che ormai da anni riguarda l’Italia.  

Secondo il premier un’Italia senza figli non ha futuro e occorre supportare i giovani a ritornare a credere nel domani. Infatti, esiste un rapporto diretto tra il numero delle nascite e la crescita economica. Per decidere di avere figli, i giovani hanno bisogno di un lavoro certo, una casa e un sistema di welfare e servizi per l’infanzia.

La Federazione rivolge quindi un appello rivolto sia a Draghi che a Speranza in cui invita a fare investimenti sull’intero territorio nazionale che si concretizzino in un numero consono di ostetriche/i dedicati alla salute della donna e all’assistenza in gravidanza.

Il declino demografico è iniziato nel 2015 ed è stato accentuato dagli effetti prodotti dall’epidemia Covid-19. Il nuovo record di poche nascite (404 mila, dati Istat 2020) e l’elevato numero di decessi (746 mila), mai sperimentati dal secondo dopoguerra, hanno peggiorato la dinamica naturale negativa che contraddistingue l’Italia.

Ecco perché secondo la FNOPO ogni donna deve potere trovare le migliori condizioni di accoglienza, preparazione e assistenza alla gravidanza.

Il ruolo dell’ostetrica/o – l’unica figura professionale sanitaria non medica specificamente formata per la presa in carico della gravidanza –è rilevante anche dal punto di vista psicologico nei confronti di donne che spesso affrontano la maternità da sole e/o vittime di violenza.

Infine, i consultori familiari sono luoghi privilegiati e pertanto devono essere messi in condizioni di funzionare, adeguando il personale ostetrico alla reale richiesta di bisogni di salute delle giovani e delle donne che, all’interno della struttura, possono essere seguite durante l’intero periodo perinatale e supportate dopo le dimissioni dal parto e nell’allattamento al seno.

Fonte: Nurse24.it