“Octopus therapy” per i bambini prematuri

La Octopus-therapy nasce nel 2013 nell’ospedale universitario di Århus, in Danimarca, e ha lo scopo di calmare il bambino nato prematuro.  

Si basa su piccoli polpetti realizzati ad uncinetto, che simulano il cordone ombelicale, e vengono dati al neonato, ricoverato in terapia intensiva prenatale. 

I medici danesi avevano mostrato che la saturazione di ossigeno, la frequenza cardiaca e la frequenza respiratoria dei piccoli prematuri ricoverati in incubatrice migliorava drasticamente quando i neonati prematuri potevano stringere con le loro manine i tentacoli dei polpi giocattolo. Inoltre, le infermiere del reparto avevano notato che i piccoli pazienti erano più calmi e non si strappavano i tubi, i fili e i sondini che erano collegati ai loro corpi. 

I "polpetti" morbidi e colorati della Octopus Therapy, sono interamente fatti in cotone (fibra naturale), che è possibile sterilizzare senza alterare le proprietà del prodotto. Hanno i tentacoli lunghi circa 21-22 cm per dare al neonato la sensazione di stringere tra le manine il cordone ombelicale, di sentirsi al sicuro ed in compagnia senza l'angoscia legata alla separazione dalla mamma. 

I tentacoli di questi polpi danno ai nati prematuri serenità al di fuori del ventre materno. Si tratta di un sostegno emotivo a cui aggrapparsi, che aiuta il neonato nello sviluppo. 

Uno dei primi ospedali in Italia a adottare questa terapia è stato il Gaslini di Genova. 

Recentemente l’Ansa riporta la notizia che anche il reparto Utin e Neonatologia dell'Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento ha adottato la Octopus Therapy.
In questo ospedale, tra l’altro, il "polpetto" di cotone viene conservato addosso alle mamme per impregnarlo del proprio odore, permettendo così al bambino di conservare un contatto olfattivo con la propria mamma, anche se si trova in incubatrice.