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09/01/2024 -

Nei primi mesi di vita l’apprendimento del linguaggio è legato al ritmo



Una ricerca dell’Università di Cambridge e del Trinity College di Dublino, pubblicata sulla rivista Nature Communications, ha osservato che il linguaggio ritmico, come quello di filastrocche e cantilene, aiuta i neonati ad apprendere meglio le parole di una lingua.

Al contrario, le informazioni fonetiche, cioè i piccoli elementi sonori del discorso come lettere e sillabe, secondo lo studio, non verrebbero codificate in modo efficace fino ai 7 mesi di età e restano ancora in apprendimento a 11 mesi.

Ecco perché i genitori  dovrebbero iniziare a rivolgersi ai loro neonati utilizzando filastrocche e canzoncine il prima possibile.

Lo studio si è basato sulla registrazione dell’attività elettrica cerebrale di 50 bambini di 4, 7 e 11 mesi mentre guardavano il video di un insegnante di scuola elementare che cantava 18 filastrocche ad un bambino. Le onde cerebrali a bassa frequenza sono state analizzate attraverso uno speciale algoritmo che leggeva le informazioni fonologiche codificate.

L’analisi ha mostrato che la codifica fonetica nei bambini cominciava in modo graduale nel corso del primo anno a partire dai suoni labiali, come “papà”, e nasali, come “mamma”.

In conclusione, la ricerca dimostra che il “segreto” per apprendere la lingua si trova nell’accento o nell’enfasi posti sulle diverse sillabe e nell’aumento e nella caduta del tono. “Le informazioni sul ritmo del discorso sono il collante nascosto alla base dello sviluppo di un sistema linguistico funzionante”, spiega Usha Goswami, autore del progetto Baby Rythm, di cui fa parte questo studio.

Le informazioni ritmiche rappresentano un’impalcatura iniziale a cui aggiungere poi le informazioni fonetiche.

Fonte: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=118828