Si tratta di un passo importante nella prevenzione delle infezioni respiratorie nei neonati: l’anticorpo monoclonale nirsevimab, già sperimentato con successo in Italia, sarà presto offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati. Lo ha annunciato il Ministero della Salute, dopo che la somministrazione del farmaco ha portato a una riduzione dei casi di bronchiolite e dei ricoveri ospedalieri fino al 90% rispetto alla stagione precedente.
Il virus respiratorio sinciziale (VRS), responsabile di gravi forme di bronchiolite nei neonati, ha provocato nel 2023 circa 15.000 ricoveri in Italia, 3.000 dei quali in terapia intensiva. I primi dati della sperimentazione, avviata da ottobre scorso grazie a un fondo ministeriale da 50 milioni di euro, confermano un impatto estremamente positivo.
Ora l’antibiotico sarà inserito nel calendario nazionale delle immunizzazioni, accanto a vaccini come quello antinfluenzale. L’obiettivo è garantire uniformità nella copertura, superando le disparità tra le Regioni.
La sperimentazione aveva riguardato tutti i piccoli nati a partire da novembre scorso compresi quelli nati nei 100 giorni precedenti (ovvero da fine luglio) comprendendo anche i bambini fragili con meno di 24 mesi. Ora con l'ingresso nel calendario delle immunizzazioni la somministrazione riguarderà tutti i nati.
I pediatri auspicano che la prossima campagna, prevista per l’autunno 2025, sia programmata per tempo. Secondo la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), l’immunizzazione precoce riduce i ricoveri e migliora la gestione ambulatoriale, con benefici anche nel lungo termine sulla salute respiratoria degli adulti di domani.
Fonte: Il Sole24Ore