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Cos’è la diastasi addominale in gravidanza? Come cercare di prevenirla e contrastarla?

In gravidanza o dopo la gravidanza si parla di distasi addominale in presenza di una separazione (”diastasi”) dei muscoli retti addominali. In genere accade in 3 donne su 10, ma ancora oggi se ne parla poco e solo come problema estetico. Al contrario, la diastasi è un disturbo che in primis è funzionale e per questo deve essere trattato in modo corretto.

Spesso le cause della diastasi sono associate alla condizione di multiparità, alla gravidanza gemellare, all’essere in sovrappeso o all’avere muscoli addominali poco tonici.

La separazione muscolare spesso si riduce dopo il parto, ma in alcuni studi su donne con diastasi addominale è emerso che il muscolo non riesce a tornare alla normalità anche dopo un anno.

Come avviene e quali sono i sintomi della diastasi addominale?

La distasi avviene attraverso la separazione dei due muscoli retti dell’addome (destro e sinistro) lungo la linea mediana, la cosiddetta linea alba, che dal torace arriva alla pelvi e passa per l’ombelico.

Questa fascia muscolare è molto resistente ma poco elastica, per questo, quando si sfalda o si separa, difficilmente torna alle sue condizioni iniziali in modo spontaneo.

In gravidanza, la diastasi si verifica poiché l’utero si allarga, i muscoli addominali si allungano per garantire spazio sufficiente al bambino che sta crescendo e la linea alba si assottiglia e si separa, man mano che la fascia di tessuto connettivo viene spinta verso l’esterno.

La diastasi addominale si verifica solitamente nel terzo trimestre di gravidanza, quando c'è una maggiore pressione sulla parete addominale in quanto il bambino cresce più rapidamente. La maggior parte delle donne non nota la diastasi fino al momento del parto o al periodo post partum.

Quali sono i sintomi più comuni della distasi post partum?

  • Un rigonfiamento visibile che sporge appena sopra o sotto l'ombelico.
  • Morbidezza o sensazione gelatinosa intorno all'ombelico.
  • Postura scorretta.
  • Perdita di urina quando si starnutisce o si tossisce.
  • Stipsi.
  • Addominali deboli.

Per la diagnosi della distasi addominale è necessaria una visita specialistica, che può essere accompagnata da un’ecografia della parete addominale. La distasi viene classificata secondo la dimensione in:

  • diastasi di grado lieve, inferiore a 3 centimetri;
  • diastasi di grado moderato, tra i 3 e i 5 centimetri;
  • diastasi di grado severo, maggiore di 5 centimetri.

Quando la diastasi supera i 2 cm può causare disturbi che non vanno sottovalutati, come ad esempio:

  • Alterazioni della postura e mal di schiena
  • Dolore lombare e difficoltà nel sollevare oggetti
  • Ernia ombelicale o epigastrica
  • Gonfiore addominale
  • Disturbi digestivi
  • Dolore pelvico

Come intervenire?

Dopo il parto, alcuni esercizi fisici possono aiutare a ritrovare un certo grado di forza addominale. Un fisioterapista può valutare quali esercizi sono corretti per voi.

Se invece la distasi interferisce con le attività quotidiane, potrebbe essere consigliato un intervento chirurgico per riparare la separazione muscolare e ripristinare l’anatomia fisiologica. Si tratta di un intervento mininvasivo con finalità funzionali ed estetiche. Ovviamente solo un medico specialista potrà consigliarvi in merito.

Come si può prevenire la diastasi addominale?

La prima cosa è quella di cercare di tenere il peso corporeo sotto controllo e fare esercizio fisico prima e dopo la gravidanza.

Il momento migliore per iniziare l’esercizio fisico di rafforzamento muscolare è proprio prima di rimanere incinta.

Durante la gravidanza occorre comunque prestare attenzione al tipo di esercizio fisico da praticare perché alcuni come i crunch, i sit-up e i push-up, potrebbero peggiorare la situazione addominale. Meglio il nuoto e alcune posizioni yoga.

Anche alcuni esercizi di Pilates possono aiutare a rafforzare i muscoli trasversali dell’addome ma altri potrebbero essere controproducenti.

Non fate sforzi come il sollevamento di oggetti pesanti perché potrebbero peggiorare la diastasi. Anche la stitichezza e gli sforzi ad essa associati indeboliscono il tessuto connettivo. È quindi importante che la dieta sia ricca di fibre per prevenirla.

Fonti:

  • https://www.humanitasalute.it/in-salute/gravidanza/94817-gravidanza-come-si-manifesta-la-diastasi-addominale/
  • https://www.grupposandonato.it/news/2022/gennaio/diastasi-addominale-cose-sintomi
  • https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/pregnancy-week-by-week/expert-answers/diastasis-recti/faq-20057825
  • https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/22346-diastasis-recti#:~:text=Diastasis%20recti%20is%20a%20common,bulge%20months%20or%20years%20postpartum
  • https://www.webmd.com/baby/guide/abdominal-separation-diastasis-recti