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Questioni e problemi di famiglia. Come comportarsi? Genitori separati? Mamma o papà single? Famiglia allargata?

Non sempre il family time può essere trascorso insieme a tutti i membri della famiglia nello stesso momento. Sempre di più capita che i bambini vivano in una famiglia composta da genitori separati, oppure che abbiano una mamma o un papà single. Spesso ci si trova a vivere in “famiglie allargate” con genitori e figli acquisiti.

La famiglia, in qualunque sua manifestazione, rappresenta un rifugio essenziale per il bambino. Se in famiglia nascono problemi, spesso questi si ripercuotono sulla felicità dei più piccoli.

L’armonia in famiglia è fondamentale per l’equilibrio psicofisico dei bambini.

Anche solo assistere a litigi accesi tra i genitori mira la loro serenità, provocando paura e angoscia.

Come comportarsi quindi di fronte ad alcune situazioni ormai diffuse e comuni?

Mai litigare di fronte ai figli piccoli

Mai coinvolgere i bambini nelle discussioni degli adulti. E se il bambino assiste alla lite bisogna spiegargliene il motivo, facendolo poi assistere anche alla pacificazione. In questo modo, anche l’episodio negativo contribuirà alla sua crescita, insegnando che i motivi di disaccordo possono essere superati.

E se i genitori si separano?

Tensioni e dissapori familiari all’ordine del giorno, come nel periodo che precede una separazione, è una situazione da gestire per il bene dei bambini. La coppia che decide di separarsi deve spiegare serenamente ai figli, con parole semplici e rassicuranti, che cosa sta succedendo e che soprattutto i bambini non ne hanno alcuna responsabilità. Bisogna evitare di generare nei piccoli sensi di colpa e frustrazione. Non solo, occorre stressare il fatto che nonostante non si abiti più tutti insieme, l’amore incondizionato per il figlio resterà per sempre. Qualunque spiegazione non eliminerà nel bambino il dolore per la separazione dei genitori ma almeno aiuterà a ridurne i traumi.

I genitori separati devono essere collaborativi e rispettosi

Il bambino deve poter stare con entrambi i genitori separati con regolarità. I genitori non devono ostacolarsi nel tempo trascorso con i figli e non devono riferirsi l’un l’altro in modo offensivo. Mai costringere i piccoli a schierarsi perché un tale atteggiamento li farà soffrire e li confonderà, minando la fiducia nei propri modelli di riferimento.

Bambini nervosi e irritabili

Nel periodo che segue la separazione, i bambini sono spesso più nervosi e irritabili, magari piangono più del solito e hanno paura di restare soli. Altri si svegliano la notte o rifiutano il cibo. In genere sono problemi transitori che si presentano quando la vita dei bambini è investita da importanti cambiamenti. Occorre sempre rassicurarli cercando di non privarli delle abitudini a cui sono maggiormente affezionati.

E se la mamma è single?

Non è più così raro oggi di imbattersi in una mamma single per scelta o per forza di cose.

In questo caso, la donna deve affrontare da sola tutti gli aspetti della vita familiare, senza nessuna condivisione di responsabilità, fatiche, gioie e preoccupazioni con un partner. La donna diventa l’unico punto di riferimento dei suoi figli.

Per vivere al meglio è importante che la mamma non si isoli e che non si senta mai inadeguata. Anche se è da sola, è assolutamente in grado di favorire lo sviluppo armonico della personalità del figlio.

Ciò che serve al bambino per crescere sereno e sicuro di sé non è per forza una mamma e un papà, ma amore, sicurezza e fiducia, capacità di ascolto e al dialogo e alla libera espressione. Tutti sentimenti e valori che anche una famiglia monoparentale può trasmettere.

Per cavarsela bene è importante che intorno alla coppia mamma-bambino si sviluppi una rete di relazioni parentali e di amicizie che permetta alla donna di delegare questioni pratiche e concentrarsi sul benessere personale suo e del bambino, offrendogli un modello di persona adulta autonoma, matura e fiera di sé.

In caso di famiglia allargata?

In genere si tratta di situazioni complesse che richiedono un notevole impegno da parte della coppia, in quanto le figure educative di riferimento aumentano.

Parliamo di famiglie allargate composte da mamma o papà biologici e nuovi partner a cui si aggiungono figli e fratelli “acquisiti” e figli e fratelli biologici.

Non esiste una ricetta per il successo di una famiglia allargata. Anche se è bene evitare alcuni errori. All’inizio la coppia dovrà concentrarsi molto di più sui figli che su sé stessa per evidenziare con loro i lati positivi della nuova convivenza.

Bisogna lavorare affinché si crei un clima sereno e aperto al confronto. Gli spazi e l’intimità di ognuno devono essere sempre salvaguardati.

Bisogna rassicurare sempre i più piccoli del fatto che non saranno mai messi da parte. Il genitore acquisito non dovrebbe mai cercare di sostituire quello assente, ponendosi piuttosto come “un amico speciale”.

Se poi nasce un bambino dalla nuova coppia le cose potrebbero complicarsi in quanto le attenzioni dei genitori si riverseranno inevitabilmente sul neonato. Meglio riconoscere apertamente questo fatto magari coinvolgendo tutti gli altri bambini nella sua cura e facendoli sentire partecipi di questa gioia.

Fonti:

  • “Il nostro bambino. Dalla nascita ai 3 anni”, G. Settimo, G. Trapani, Edizioni RED, Milano
  • https://psicoadvisor.com/sos-famiglie-allargate-15038.html