Una delle principali preoccupazioni della donna incinta è la possibilità di avere un bambino prematuro, vale a dire la complicazione più frequente durante la gravidanza e presente nel 10% dei casi.
Il video che il nostro blog vi propone è edito dall’Istituto Bernabeu, istituzione leader mondiale in Medicina Riproduttiva, che illustra in pochi minuti come sia possibile evitare alcuni fattori di rischio e complicazioni in gravidanza, che abbiano come conseguenza un parto prematuro.
Si definisce come parto prematuro la nascita che avviene prima della 37° settimana di gestazione. È possibile prevenirlo?
Il dott. Sellers, direttore dell’Unità Medicina della Gravidanza dell’Istituto Bernabeu, spiega nel video che in molti casi i parti prematuri avvengono improvvisamente e spontaneamente, ma che alcune volte è possibile identificarne i fattori di rischio.
Tra i fattori di rischio più comuni: gravidanze gemellari, predisposizione genetica, infezioni urinarie e vaginali, parodontiti, ipertensione e diabete gestazionale, anomalie fetali, malformazioni uterine, stile vita poco salutare, stress psicofisico, fumo e cattiva alimentazione
Cosa si può fare per evitare o limitare i fattori di rischio?
In primis, controlli periodici più frequenti. E assistenza personalizzata. È importante inoltre:
- prestare attenzione al trattamento medico del collo dell’utero, il cui accorciamento è causa spesso di parti prematuri;
- affidarsi a medici competenti e strutture dotate di tecnologie all’avanguardia;
- adottare uno stile di vita salutare ed evitare l’esposizione agli agenti tossici;
- stare a riposo, secondo consiglio del ginecologo, in caso di fattori di rischio evidenti.
Il dott. Sellers spiega infine come ritardare il parto prematuro: in casi eccezionali con metodi chirurgici invasivi e nella maggior parte dei casi adottando metodi non invasivi come il pressario o anello vaginale o l’uso di farmaci inibitori come il progesterone vaginale
Guarda il video:
Data di pubblicazione: 18 set 2024